Il vento danza sopra i campi dorati, il sole basso già sfiora rami spogliati. Foglie cadute, tappeto d’ambra e bruno, la terra sussurra: “Presto sarò a digiuno.” Ma laggiù nel buio il seme riposa, sotto la brina una vita si posa. Aspetta il giorno, attende il calore, perché dopo il gelo rifiorisce il cuore. La nebbia avvolge le torri silenziose, le strade gelano, voci sommesse e pause. I canti si alzan nel cielo grigio di oggi e domani, nel fuoco e nella preghiera, si stringono le mani. Ma laggiù nel buio il seme riposa, sotto la brina una vita si posa. Aspetta il giorno, attende il calore, perché dopo il gelo rifiorisce il cuore. Danza il gelo, sferza forte il vento, spezza i rami, piega il tempo. Ma il sole è vigile, un guardiano muto, quando tornerà, nulla sarà perduto. L’autunno è morto, l’inverno regna fiero, ma dentro di noi splende un lume sincero. Nel cuore del buio, sotto un cielo greve, la speranza cresce, il grano riposa sotto la neve. E laggiù nel buio il seme riposa, sotto la brina una vita si posa. Aspetta il giorno, attende il calore, perché dopo il gelo rifiorisce il cuore. Oh uomo solo, resisti al gelo, e sotto il cielo serba il tuo anelo. Un fuoco brilla, l’inverno bianco si spiega, e dolcemente che venga primavera prega.