In treno

Inutili e futili i pensieri che faccio quando mi affaccio al finestrino del treno ad arrotolare spiagge strane e versare in mare col cucchiaino un po’ di sabbia come a zuccherare un caffè nero come il buio di una galleria. Mi perdo col dito a dividere in due parti le nuvole scie di vapore senza il rumore di un motore che vola proprio insieme alla mano. Non sempre la mia mente è seduta su un aliante niente la ferma, fa voli strani quando vola in picchiata giù da un ponte Mi diverto a rovistare parole dietro la fronte. Ogni istante che passa proprio qui, sotto la finestra, coglie del mio pensiero l’origine e assorbe di me il tempo migliore. Cerco di coglierne il senso e sento un dolce vibrare che viaggia LEGGERO salendo con passaggio dal cuore. Mi chiedo allora perché mi dici fai tacere la mente e smetti di pensare se forse così vivere sia più intenso? O meno pazzo di un viaggio già tracciato e programmata ogni fermata? Buio e luce da questo finestrino Come Inutili e futili i pensieri che faccio quando mi affaccio al finestrino del treno e torno a zuccherare il mare col cucchiaino come faccio alla luce del mattino Con il buio intenso del mio caffè.