VIVA IL NERO

Instrumental intro! [Strofa 1] Tra vicoli e serrande abbassate, mani si stringono, senza carte bollate. Nessun permesso, nessun buròcrate, solo valore che cambia destino. Lo chiamano nero, come fosse un delitto, ma è luce pura, nessun conflitto. Due coscienze che vanno d'accordo, senza timbri, ma con un mondo più sordo. [Ritornello] Mercato nero, mercato vero, qui si scambia cuore, mica il pensiero. Né padroni né padronati, solo adulti, liberi e rispettati. Mercato nero, mercato fiero, tra chi produce e chi dà valore intero. La libertà ha sempre un prezzo, ma fuori dai registri, è un prezzo onesto. [Strofa 2] Una cerniera riparata al volo, una lezione data sotto il sole. Nessun modulo, nessuna tassa, solo un grazie, e una mano che passa. Lo Stato guarda, ma non capisce, pensa che tutto si misuri in strisce. Ma qui la gente si intende da sé, niente leggi, ma più dignità per chi c'è. [Ritornello] Mercato nero, mercato vero, qui si scambia cuore, mica il pensiero. Né padroni né padronati, solo adulti, liberi e rispettati. Mercato nero, mercato fiero, tra chi produce e chi dà valore intero. La libertà ha sempre un prezzo, ma fuori dai registri, è un prezzo onesto. [Strofa 3] E se il lavoro è "nero", è solo colore, non c'è peccato nel dare valore. Siamo persone, non numeri in fila, la vera ricchezza? Quando scegli il da fare. Non serve un permesso per dire “è giusto”, serve fiducia, un patto robusto. Il vero mercato non chiede favori, si fonda sull’etica e sui veri valori.