Il futuro (Remastered)

se è vero che siamo fatti di sogni Cosa siamo quando si realizzano Collezioniamo addizioni di vittorie Poi il mondo si ferma quando perdiamo il vizio Arriviamo alla fine, è solo l'inizio E anche la fine alla fine è solo un inizio Anima, io non ti trovo ho solo un indizio Ti ho cercata al ritrovo c'è solo un tizio E questo tizio non si basta, ti fissa nell'acqua Come se Narciso inventasse l'omeopatia È un'accisa che fissiona la monotonia Ma che ti ha uccisa, esplode e risuona in polilalìa Voglio che la realtà si svegli e impòllina, vìa! Che il passato tormenta, è un po' litania Se il sogno ci plasma, chi siamo da svegli? Anime in cerca, sparsi nei segni Il futuro ci guarda, ma senza uno specchio Chi è che si affaccia dal nostro difetto? Lo tocchi, lo sfiori, ti sembra vicino Ma corre più in là, non c'è destino Costruiscilo adesso, lo voti, lo eleggi Che la quarta parete crolla se reggi E dio è la metafora del futuro, la gente si confonde Perché non ve n'é certezza, è misterioso, ignoto Potenzialmente gigante e senza un donde Senza un luogo E la gente lo teme, non lo guarda in faccia e dopo si sbraccia usa divinità per colmare il vuoto E il futuro lo si costruisce Mattone dopo mattone come un muro Non temerne la grandezza: è tutto Se ci metti il tuo è il tuo frutto E prendendoci dimestichezza vedrai come sfigurerà il culto E prende vitalità il volto Quando ti accorgi che puoi sfiorarlo con mano mentre ti sfugge Non solo un artefatto per il gregge Sconfitto l'oppio con la socialità, è legge Quindi attento se questo concetto ti fa specie O ti investirà mentre sei in un cul de sac sfondando la quarta parete [instrumental] Il sogno ci ha fatti, ma ora siam svegli Persone già realizzate nei segni Il futuro ci guarda, ma senza uno specchio Chi è che si affaccia dal nostro difetto? Lo tocchi, lo sfiori, ti sembra lontano Ma ti prende in pieno, non ti da una mano Sconfiggilo adesso, lo muovi, lo arresti Che la quarta parete ti molla se resti