(versetto 1) Dal grembo alla tomba, legami da intrecciare, Ogni gesto, una storia, un'eredità in crescita. Nella gentilezza o nel dolore, lasciamo il segno, Il tempo non perdona, la vita non è mai stagnante. (coro) La nostra vita non ci appartiene, siamo parte di un tutto, Tra passato e presente tracciamo il nostro gioco. Con ogni gentilezza, costruiamo la redenzione, Con ogni male diamo forma all'oscurità. (versetto 2) I ricordi che portiamo, catene invisibili, Collegati da scelte, conseguenze urgenti. Il mondo che lasciamo è un riflesso di chi siamo, Oggi piantiamo i fiori o le spine che raccogliamo. (coro) La nostra vita non ci appartiene, siamo parte di un tutto, Tra passato e presente tracciamo il nostro gioco. Con ogni gentilezza, costruiamo la redenzione, Con ogni male diamo forma all'oscurità. (ponte) Ciò che diamo agli altri ritorna al cuore, Sui sentieri dell’esistenza cerchiamo la direzione. La ricompensa è giusta, specchio di ciò che fu, E l'amore è ciò che resta, dove tutto si costruisce. (coro finale) La nostra vita non è nostra, ma in essa c'è una scelta, Tra la luce che ci guida o l'ombra che ci accoglie. Con ogni gentilezza, il mondo prende colore, Con ogni male perdiamo più amore. (chiude) Dal grembo alla tomba, siamo tutti connessi, Pezzi di un tutto, parte della creazione.
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