Llibertà (Cover)

In questa città ho lasciato impronte e segnali di cuore su muri sgranati come occhi attenti e avidi d’amore. Qui, nei vicoli dove si incontra il mondo, sento ancora parole scambiate sottovoce poi gettate dagli amanti con lanci scaramantici nelle fontane colorate di eterno. Voglio ancora ascoltare il mio cuore per niente stanco, solo a volte distratto, senza prendere la mira, giro le spalle e lancio un urlo che infastidisce il tempo. Son passati gli anni e come fosse un concerto sprigiono un urlo tutto nuovo che accende folgorante luce nel deserto non aspetterò più che si consumi il tempo riprenderò con me ogni giorno fuggito e se necessario un urlo sovraumano una sola parola come del bambino il vagito mentre con le dita chiuse nella mano perforo il cielo e tutto il mondo sentirà: “libertà”, la parola santa è “libertà” Voglio ancora ascoltare il mio cuore per niente stanco, questa volta soddisfatto voglio prendere la mira, giro le spalle e lancio un urlo che infastidisce il tempo. Son passati gli anni e come fosse un concerto sprigiono un urlo tutto nuovo che accende l’imponente coro della gente aspetterò che tu scandisca il tempo riprenderò con me ogni giorno fuggito e se necessario prendo con la mano una sola parola come del bambino il vagito mentre con le dita chiuse nella mano perforo il cielo e tutto il mondo sentirà: “libertà”, la parola santa è “libertà” Voglio ancora ascoltare il mio cuore per niente stanco, questa volta soddisfatto voglio prendere la mira, giro le spalle e lancio un urlo che infastidisce il tempo. Son passati gli anni e come fosse un concerto sprigiono un urlo tutto nuovo che accende l’imponente coro della gente aspetterò che tu scandisca il tempo riprenderò con me ogni giorno fuggito e se necessario prendo con la mano una sola parola come del bambino il vagito mentre con le dita chiuse nella mano perforo il cielo e tutto il mondo sentirà: “libertà”, la parola santa è “libertà”